La Ferrari F40 è un’auto sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Ferrari tra il 1987 e il 1998. È considerata l’erede virtuale della Ferrari 288 GTO Evoluzione e successivamente sostituita dalla F50. La F40 è stata presentata in anteprima il 21 luglio 1987 a Maranello per celebrare i primi 40 anni di attività sportiva della casa automobilistica. È stata la prima auto stradale Ferrari costruita con materiali compositi come kevlar per il telaio, fibra di vetro per la carrozzeria, resine aeronautiche per i serbatoi e plexiglas per i finestrini laterali. Al momento della presentazione, era la vettura stradale più veloce mai costruita, dichiarata a 324 km/h. È stata anche l’ultima Ferrari dotata di motore turbocompresso sotto la supervisione di Enzo Ferrari fino all’introduzione della Ferrari California T nel 2014. La F40 è stata realizzata per celebrare i 40 anni della Ferrari, come una vettura da Formula 1 adattata per l’uso stradale.
La Ferrari F40 è stata sviluppata per stabilire la supremazia prestazionale del cavallino sul mercato globale. Ciò è stato ottenuto grazie ai suoi record di velocità e al comportamento sulla strada. All’epoca della presentazione, le sue uniche concorrenti dirette erano la Porsche 959 e la Jaguar XJ220. La prima presentazione ufficiale alla stampa è avvenuta a Maranello il 21 luglio 1987 e la sua debutto internazionale al Salone dell’automobile di Francoforte dello stesso anno.
Il cofano motore a conchiglia, simile a quello delle vetture Sport Prototipo, presenta un’ampia superficie trasparente in plexiglas che mostra il motore. Con questo design, Ferrari voleva esplorare la robustezza del propulsore con potenze così elevate e la possibilità di ulteriori sviluppi per l’utilizzo in competizioni. La F40 si adattava alle specifiche tecniche del Gruppo B, che non era più ammesso in alcuna competizione riconosciuta dalla FIA. Il numero di unità prodotte, inizialmente pianificato per 400, è stato aumentato fino a un limite di 1.000 esemplari.
La Ferrari F40 è stata omologata negli Stati Uniti, dopo che in precedenza la sua commercializzazione era stata impedita a causa delle sue caratteristiche estreme. La casa automobilistica di Maranello ha rispettato il contratto con l’importatore statunitense, che prevedeva la destinazione del 22% della produzione di ogni modello al mercato americano, e la produzione è stata estesa fino a raggiungere un totale di 1.337 esemplari. Il motore della F40 è un 8 cilindri a V sovralimentato con due turbocompressori che eroga una potenza massima di 478 CV e una coppia massima di 577 Nm. Il telaio della berlinetta a 2 posti è costituito da un traliccio tubolare in acciaio con un’abitacolo rinforzato con kevlar e fibra di kevlar. Durante la produzione sono state apportate alcune modifiche estetiche sia per la versione europea che per quella statunitense, per adattarsi alle normative locali.
La Ferrari F40 ha raggiunto una velocità massima vicina ai 370 km/h e ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 3 secondi. In seguito, una replica F40 LM è stata convertita in una barchetta da competizione, con la rielaborazione affidata a Tony Gillet. Questa vettura, conosciuta come Ferrari F40 LM Barchetta Beurlys di colore giallo, ha subito modifiche nel corso degli anni, ma non è mai stata ufficialmente riconosciuta dalla Ferrari.
Inoltre, Michelotto Automobili ha preparato ulteriori sei esemplari della Ferrari F40, conosciuti come F40 GTE, per gareggiare nel Campionato BPR Global GT Series. Questa ultima evoluzione da pista aveva un motore con cilindrata aumentata a 3,5 litri, una potenza massima di 660 CV, un cambio sequenziale a 6 rapporti e dischi freno in carboceramica. Tutti i prototipi erano dotati di cinque feritoie su ciascun lato posteriore, rispetto alle quattro feritoie delle vetture di produzione.
La prima vera F40, telaio 73015, è stata presentata a Maranello il 21 luglio 1987 in occasione di una conferenza stampa, in cui Enzo Ferrari ha elogiato le caratteristiche della F40 e ha fatto riferimento a un’epoca in cui le vetture da strada potevano anche gareggiare in pista.
La Ferrari F40 è una vettura sportiva che si distingue per il suo design essenziale all’interno, che rispecchia la sua vocazione da corsa. Con un rapporto peso-potenza di 2,58 kg/CV e una potenza specifica di 163 CV/litro, questa vettura rappresenta un’icona del mondo automobilistico. Un modello F40 LM è esposto al Museo Ferrari di Maranello.
A seguito delle richieste del Presidente di Ferrari France Daniel Marin, due vetture F40 LM sono state costruite in collaborazione con Michelotto Automobili per competere alla 24 Ore di Le Mans. La vettura, sotto la supervisione di Dario Benuzzi, ha esordito nel Campionato IMSA nel 1989 e ha conquistato 4 podi nella stagione 1990.
Otto ulteriori vetture basate sulla F40 LM sono state costruite con la sigla F40 Competizione dal 1989 al 1994 per permettere a squadre private di partecipare ai Campionati GT al di fuori della 24 Ore di Le Mans. Queste vetture, schierate nel BPR Global GT Series, avevano una potenza massima limitata a 660 CV per regolamento. Il peso variava normalmente intorno ai 1.050 kg, anche se alcuni esemplari erano più leggeri.
La F40 con telaio 74049 presenta pannelli in fibra più sottili rispetto alle versioni standard e manca di rinforzi laterali. È caratterizzata dalle 5 feritoie sul retro, specchietti retrovisori con braccio allungato e motore siglato F120AB. La F40 con telaio 75052, venduta regolarmente, ha anche le 5 feritoie, finestrini scorrevoli in plexiglass, fari anteriori gialli e interni in pelle trapuntata sul tetto, mai utilizzati sulle versioni di serie. La F40 con telaio 76354 è stata esposta al Salone di Ginevra del 1988.
Nel 1989 è stata creata la Ferrari F40 Valeo con telaio 79883, un esemplare unico commissionato dall’avvocato Gianni Agnelli. Questa F40 è la sola a non avere il pedale della frizione, sostituito da un sistema di controllo elettronico, già utilizzato sulle vetture da Rally Lancia Delta Integrale. Ha anche interni in tessuto nero, in contrasto con la maggior parte delle F40 che presentano interni rossi.